Monaci, pellegrini e tarantolati: a piedi da Lecce a Santa Maria di Leuca
Un itinerario denso di mistero e misticismo, fra sentieri profumati di timo, insediamenti rupestri e graziose cittadine. Partendo da Lecce, la prima tappa è Carpignano Salentino, con la Cripta bizantina di Santa Cristina. Siamo nella Grecìa, un'area che oltre alla rara lingua neo-greca custodisce tradizioni speciali. Nell'antico insediamento rupestre aleggia la spiritualità dei monaci basiliani, che nel Medioevo raggiunsero queste grotte dalla Siria e dalla Cappadocia.
Ci si dirige poi verso Galatina, capitale storica della Taranta. Qui le vittime del morso del ragno venivano liberate dai suoi effetti in un potente rituale di musica e danza, oggi rievocato nella festa dei Santi Pietro e Paolo (28 e 29 giugno). Passeggiando tra gli edifici barocchi, osservate il Duomo, il Palazzo Ducale e la Basilica di Santa Caterina d'Alessandria, ornata da splendidi affreschi.
Poi immettetevi sull'antica Via Francigena che conduceva i pellegrini a Santa Maria di Leuca, che nel silenzio rotto dal canto delle cicale tocca misteriosi luoghi di culto ipogei.
A Supersano si visita la preziosa Cripta della Coelimanna, scavata nella roccia e riccamente decorata. Se la stagione è quella giusta, si può deviare fino verso Torrepaduli (Ruffano), dove per la Festa di San Rocco gli uomini si sfidano nella pizzica a scherma.
Dopo una sosta a Specchia, fra i borghi più belli d'Italia, nota per l'olio e i frantoi sotterranei, si tira dritto fino a Santa Maria di Leuca, Finibus Terrae, che tanto fascino esercitò sui viaggiatori del passato. Prima che lo sguardo si perda nell'azzurro, ammirate il santuario a picco sul mare, il faro di 48 metri e le scenografiche Cascate dell'Acquedotto.